C’è un costo in più, di cui nessuno parla, e lo pagano gli imprenditori.

Imprenditoria e benessere ma soprattutto imprenditoria e benessere psicologico.

Dobbiamo davvero ricordare e scrivere quanto sia importante la salute mentale e il benessere psicologico?

In momenti storici come questo che stiamo vivendo a seguito della pandemia e del lockdown, ritorna in auge il tema dell’imprenditori e della loro salute mentale. La crisi economica che deriva da questa situazione è infatti uno dei più potenti fattori di rischio perchè scatena sindromi ansiose e depressive, non solo per la reale mancanza di soldi, ma perché azzera le prospettive e la visione del futuro.

L’importanza del benessere psicologico

Chi di voi ha mai letto anche solo una biografia di un grande imprenditore?

C’è un grande elemento che le accomuna: quello che gli americani chiamano “lo struggle“.

Quel momento di profonda crisi, ansia e disperazione in cui credi che stia crollando tutto, che tu stia fallendo e debba abbandonare il tuo sogno.

Uno studio studio sul benessere degli imprenditori dal titolo “Going It Alone: the mental health and well-being of Canada’s Entrepreneurs”   ha indagato la salute mentale e il benessere degli imprenditori.

Quello che ci dice lo studio è che più del 62% degli imprenditori afferma di sentirsi depresso almeno una volta alla settimana, un altro 46% si sente affaticato e privo di energie.

E la grande conseguenza è che sì: tutto ciò si ripercuote sulla loro capacità di lavorare e performance.

Quali altri “sintomi” relativi al benessere mentale provano gli imprenditori intervistati?

• incertezza e/o inadeguatezza (51%)

• umore depresso (50%)

• sbalzi d’umore (39%)

Quanti chiedono aiuto? Solo il 20%.

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Perché gli imprenditori soffrono molto più acutamente?

Per via della sottile, sottilissima linea che segna il confine tra loro e l’azienda, di conseguenza un fallimento aziendale viene spesso vissuto come un fallimento personale.

Per un imprenditore, perdere un cliente è molto più simile ad un abbandono o ad un rifiuto personale.

Facciamo un esperimento:

Sei un imprenditore? Bene, a cosa pensi quando sei in vacanza?

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Cosa fare? Ecco quattro consigli pratici:

 

1. Curare il corpo per curare la mente

La parola benessere è l’unica vera keyword della tua vita e della tua azienda. Lo so che sembra l’ennesima frase fatta del mens sana in corpore sano, ma i dati parlano chiaro. L’emotività e la fisicità sono strettamente collegate tra loro. L’attività fisica ad esempio non solo aiuta a rilasciare (i famosi ormoni della felicità) ma la maggior parte delle discipline sportive aiuta a migliore la concentrazione, rilasciare lo stress e ci incentiva anche a vivere in maniera molto più bilanciata il nostro rapporto con il cibo.

Un imprenditore che scopre l’importanza di prendersi cura di sè, creerà un circolo virtuoso di dipendenti e collaboratori stimolati e sostenuti nel migliorare il proprio stile di vita e infine, persone più felici sono persone più produttive e anche più flessibili a fare “oltre il dovuto”.

2. Cura e scegli la rete sociale

Mesi fa scrivevo: “la comunità è una rete elastica che ci protegge quando rischiamo di cadere, ci accoglie e ci spinge di nuovo verso l’alto”.

Sono passati – forse – i mesi più duri per quanto riguarda l’imprenditoria “food” e ciò che ci ha salvato è stata proprio LA RETE DELLE PERSONE CHE TI SCEGLI.

Effettuare il grande shift di paradigma per cui gli altri imprenditori non sono tuoi competitor ma sono tuoi pari. Tutto ciò non ci offre solo nuove prospettive e arricchisce ma ci ricorda anche che c’è un mondo fuori dalla propria azienda.

3. Priorità VS Task

Tutti abbiamo imparato a lavorare con to do list, quello che ancora ci risulta difficile è mettere le attività in ordine di priorità. La to do list è una lista della spesa che scoraggia e appare infinita, creare invece un ordine di priorità ci offre una prospettiva sull’andamento del nostro lavoro molto più organica.

Perchè? Perchè ci sono attività che una volta completate sbloccano il lavoro di altre persone ad esempio!

4. Imparare ad ascoltarsi

Imparare ad osservare i segnali del nostro corpo, imparare a razionalizzare i nostri comportamenti. Una sfuriata al telefono non può finire lì, una sfuriata al telefono va analizzata successivamente, a mente fredda.

Imparare a chiedere aiuto. Durante la pandemia sicuramente avrete notato il boom dei profili di psicologi e terapeuti su Instagram e varia social media. Non è un caso. La famosa influencer Daniela Collu (@stazzitta) ha creato un vero e proprio archivio sul suo profilo instagram di psicologi su tutto il territorio nazionale che offrono servizi gratuiti o a tariffe agevolate. Esistono anche tantissimi portali di terapia online e se c’è una cosa che abbiamo imparato negli ultimi 12 mesi, è come si fa una videochiamata!

Finale finalissimo

La più grande risorsa di un imprenditore è la sua mente, prendersene cura è l’unico investimento sicuro che potrà mai veramente fare.

Bibliografia

Startup Founder Mental Health: Why It Matters And How To Boost It, Forbes

Investors and entrepreneurs need to address the mental health crisis in startups, TechCrunch

nuovoeutile.it/piramide-dei-bisogni-maslow-politica/